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Gli obelischi erano una caratteristica distintiva dell’architettura dell’antico Egitto. Si è a conoscenza di 27 obelischi egizi arrivati ai nostri giorni ed eretti. Il maggior numero di obelischi egizi si trova proprio a Roma; ne sono presenti ben 10.
Altri 5 si trovano in altre città italiane, 2 a Benevento, uno a Firenze, uno a Urbino e uno a Catania.
Cinque obelischi sono in Egitto, 3 nel Regno Unito, di cui uno a Londra, 1 a Parigi, 1 a Istanbul, 1 in Israele e 1 a New York.
Con l’eccezione di quelli che si trovano nel Regno Unito, a Parigi e a New York, trasportati in tempi moderni, tutti gli altri obelischi che si trovano fuori dall’Egitto furono trasportati ai tempi dell’Impero Romano. Se si considera che il trasporto dell’Ago di Cleopatra a Londra nel corso del XIX secolo risultò estremamente complicato sia per i costi che per la logistica, ci si può immaginare l’elevatissimo livello organizzativo e anche tecnologico che dovevano avere raggiunto gli antichi romani per spostarne ben 17.
Gli antichi romani assorbivano e integravano molto velocemente i tratti culturali fondamentali dei paesi che conquistavano. Ciò avvenne anche per l’Egitto, divenuto provincia romana nel 30 a.C., dopo la battaglia di Azio dell’anno precedente in cui le forze di Ottaviano, poi divenuto Augusto, sconfissero quelle congiunte di Marco Antonio e Cleopatra. La capacità di assorbire la cultura degli altri popoli è stata probabilmente la base della lunghissima sopravvivenza dell’Impero Romano non solo come entità politica ma anche come entità psichica tuttora presente nell’immaginario del mondo occidentale.
I due obelischi egizi più importanti sono il Lateranense, situato in prossimità della Basilica di San Giovanni in Laterano, che è il più alto obelisco monolitico del mondo, e l’obelisco Vaticano, posto di fronte a San Pietro, l’unico di Roma a non essere mai crollato. E proprio la collocazione di questi due obelischi in prossimità delle due chiese più importanti del mondo spiega il ruolo di Roma, città che unisce la più antica civiltà conosciuta, quella egizia, alla universalità propria della Chiesa cristiana.
Oltre agli obelischi provenienti dall’antico Egitto a Roma si trovano altri 3 obelischi eretti ai tempi dell’impero e realizzati seguendo lo stile egiziano imitando i geroglifici. Che la passione di Roma e dei romani per gli obelischi non sia finita, lo dimostrano gli altri 6 obelischi realizzati in tempi moderni, l’ultimo dei quali nel 2004, l’obelisco Novecento realizzato da Arnaldo Pomodoro.
Vi sono poi numerose altre decorazioni urbane, come ad esempio i lampioni di Via della Conciliazione, realizzate seguendo la forma tipica dell’obelisco.